Con l'avvento delle tecnologie più recenti e dell'informatica sono iniziati i controlli automatizzati dei semafori, messi a servizio del trasporto pubblico per agevolare il transito dei mezzi di superficie; l'autobus, il tram o l'eventuale mezzo di soccorso hanno a bordo un congegno, solitamente a onde radio, in grado di connettersi con l'impianto semaforico per richiedere la priorità al via libera (verde). Nelle versioni più evolute, il funzionamento degli impianti semaforici moderni viene pilotato da sensori, spire magnetiche formate da cavi elettrici annegati nell'asfalto, in grado di gestire la temporizzazione del semaforo ed i flussi di traffico in tempo reale, grazie all'utilizzo di appositi software. Inoltre sempre grazie alla tecnologia sui semafori possono essere installate delle macchine fotografiche o delle videocamere che possono riprendere un'eventuale automobile che abbia impegnato l'incrocio mentre il segnale rosso le ordinava di fermarsi, potendo così risalire al conducente attraverso la targa e fargli quindi recapitare la sanzione se necessaria.
Metodi meno moderni ma pur sempre efficaci per migliorare la gestione del traffico sono quelli di installare un apposito pulsante in presenza dei passaggi pedonali per far sì che il flusso degli autoveicoli venga interrotto su effettiva necessità. È anche abitudine (soprattutto negli incroci minori), durante le ore notturne, di deviare l'impianto semaforico dalla sequenza normale (rosso, verde, giallo, rosso e così via) alla luce gialla lampeggiante di avvertimento con conseguente regola della precedenza a destra, in maniera tale da evitare inutili attese e dirimere più facilmente eventuali controversie legate a sinistri stradali: dato l'orario, infatti, sarebbe difficile trovare testimoni per appurare quale dei due conducenti sia effettivamente passato col rosso e quale col verde.
Benché la funzione principale dei semafori rimanga quella di gestire il traffico degli incroci, negli ultimi anni sta prendendo piede, come in Italia, l'uso dei semafori come regolatori di velocità, lungo strade non necessariamente presentanti un incrocio: tali semafori vengono detti semafori di velocità (o semafori dissuasori) ed il loro funzionamento è diverso; la convenzione dei colori resta la medesima, mentre il funzionamento cambia criterio: se prima i colori ruotavano in base al tempo, qui ruotano in base alla velocità portata dalle macchine in avvicinamento. Una telecamera rileva la velocità ed il semaforo resta sempre verde ma, se i veicoli che sopraggiungono superano il limite di velocità, il semaforo diventa prima giallo e poi rosso, per poi tornare verde dopo alcuni secondi.